Luisa Marcucci

Mi chiamo Luisa, sono mamma e vivo in una città industriale nell’hinterland milanese.

E’ in questi ultimi anni che si manifesta fortemente la mia passione per la fotografia. Ho sempre amato viaggiare, immergermi in altre culture per coglierne le diversità.

Sono amante dei paesaggi rurali, dei loro toni caldi e della sensazione di pace che emanano. Delle città invece mi piace la vitalità, il movimento ed immortalare l’arte a disposizione di tutti: quella rappresentata sui muri. La street art non solo permette a coloro che non hanno voce di decorare ed abbellire le città ma anche di comunicare un preciso messaggio in un determimanto momento. Essa rappresenta uno stato d’animo, è una forma di comunicazione che fa capire come la gente sta. Attraverso gli scatti catturo il loro sentire, e questo mi dà molta soddisfazione.

Nel tempo ho imparato a guardare molte foto altrui. Ma non per riporodurle uguali, bensì per un desiderio di costante ricerca di bellezza e significato. Penso sia molto utile per migliorare e per dare alle fotofrafie un valore, un filo conduttore.

Un’altra passione che da mesi coltivo riguarda la fotografia a luoghi abbandonati e fatiscenti. Non so spiegare precisamente perché, ma quando mi trovo di fronte ad un oggetto abbandonato, dimenticato, arrugginito, rotto, ne subisco il fascino. Lo stesso vale per le ville, le cascine, le fabbriche abbandonate dove c’è stata una storia fatta di persone. Sono posti dove si entra in punta di piedi e dove ogni angolo è una scoperta. La mia è una continua ricerca di qualcosa che mi stupisce.

Continerò a scattare alternando l’uso dello smartphone, un iPhone 12, con quello della la mia Olympus OM-D mirrorless, alla scopeperta di immagini dense di pathos e meraviglia.