Sono un Art Director nato a Milano nel giugno 1992. Sono cresciuto nella periferia milanese dove ho vissuto fino al 2016. Già dall’età di 3 anni passavo tanto tempo a disegnare e avevo la fortuna di poter vedere mio nonno dipingere, un giorno mi regalò la sua valigetta di pitture ad olio e forse è lì che è nato l’amore per i colori.
Ero appassionato di cartoni animati giapponesi, videogiochi, figurine, fumetti e graffiti. Questi sono i punti di partenza del mio percorso visivo. Al tempo guardavo i ragazzi più grandi che spruzzavano colore su pareti di cemento altissime, proprio sotto il cavalcavia della tangenziale Nord, che taglia lungo il confine con Milano. Il tratto sporco della street-art mischiato all’arte meta-fisica di De Chirico (che ho sempre amato) e le pose nei ritratti di Platon hanno pian piano ispirato la mia visione artistica.
Sono affascinato dalle sensazioni che possono suscitare i colori. Non amo i confini netti, tantomeno le sfumature, è con il contrasto dei colori che definisco le forme, un contrasto che può a volte risultare bizzarro e sbagliato. In questo senso di errore trovo grande soddisfazione. È la Metamorfosi degli oggetti comuni ad essere protagonista della mia arte, quegli oggetti della vita quotidiana che prendono forma e che insieme alle pose dei soggetti e ai colori definiscono dei caratteri, delle personalità. Sono testimoni di ciò che accade, sono dei contenitori di momenti, felici e infelici.
Sono li, tanto statici quanto vivi, e con l’animazione, forse, posso dargli davvero vita.
I’m an Art Director born in Milan in June 1992. I grew up in the suburbs where I lived until 2016. Already from the age of 3 I spent a lot of time drawing and I was lucky to see my grandfather painting, one day he gave me his case of oil paints and maybe that’s where the love for colors was born. I was passionate about japanese cartoons, video games, stickers, comics and graffiti. These are the starting points of my visual journey. At the time, I was watching older kids splashing color on very high concrete walls, right under the flyover of the northern ring road, which cuts along the border with Milan. The dirty stretch of street art mixed with the meta-physical art of De Chirico (which I have always loved) and the poses in Platon’s portraits have slowly inspired my artistic vision. I am fascinated by the sensations that colors can arouse. I don’t like sharp borders, let alone shades, it is with the contrast of colors that I define the shapes, a contrast that can sometimes be bizarre and wrong. In this sense of error I find great satisfaction. It is the metamorphosis of common objects that is the protagonist of my art, those objects of everyday life that take shape and that together with the poses of the subjects and the colors define characters, personalities. They are witnesses of what happens, they are containers of moments, happy and unhappy. They are there, as static as they are alive, and with animation, perhaps, I can really give them life.