Livia Fresci

Classe 1944. Incomincia a dedicarsi alla pittura e al disegno da quando ha circa sessant’anni, tuttavia ha sempre avuto una matita in mano e per tradurre in disegno ogni fantasia. Non avendo potuto frequentare il liceo artistico poiché la sua famiglia aveva previsto studi più convenzionali e “solidi”, si laurea in Filosofia e Sociologia, ma al momento del pensionamento riesce finalmente a coronare il suo sogno iscrivendosi ai corsi liberi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti tra cui Tecniche pittoriche, Scultura, Anatomia artistica ed il biennio specialistico di Pittura. Ciò le ha consentito di imparare moltissimo dai professori e dagli studenti suoi compagni di studio, offrendole stimoli continui su sperimentazioni di tecniche alternative e su diverse possibili visioni interpretative, come letture non tradizionali attraverso il modo di esprimere spazi e contenuti con modelli, sonorità e movimento. Sperimenta e si esprime attraverso la pittura informale, utilizzando colore e materia in modo più gestuale, per poi tornare alle forme che rientrano nel suo spazio emotivo e che le sono più congeniali. Il rendere la figura umana è, fra tutto, quanto più la coinvolge e suggestiona: potersi avvalere di modelli in movimento o che attraverso la propria non perfetta fisicità, riescono ad esprimere una emotività che appartiene alla verità e al reale, le permette di immobilizzare per un breve periodo le sue emozioni, la sua mente e la sua curiosità. È convinta che solo attraverso la figura umana, resa anche con linguaggi diversi, possa esprimere il “suo paesaggio interiore” e sentirsi più libera nella sua creatività.